L’esportazione di un macchinario prodotto su specifica esigenza del cliente, l’esportazione di un componente realizzato sulla base di una specifica tecnica, l’esportazione una lavorazione eseguita su disegno tecnico, sono attività di esportazione che non possono essere organizzate nella stessa modalità impiegata per l’esportazione di prodotto finito.
In questo specifico caso, anche in assenza di barriere tariffarie o non tariffarie nel mercato estero di esportazione, l’impresa dovrà sviluppare un processo di esportazione diretto, ovvero direttamente verso il potenziale committente finale, in quanto in questa modalità di esportazione non è prevista la presenza di alcun intermediario, se non per ragioni strettamente operative, ed imposte dal committente.
Unica eccezione a quanto sopra indicato, può essere rappresentata, in alcuni casi, dalle società di progettazione, ma tale indicazione è valida solo per specifici settori, e per specifici casi da valutare di volta in volta.
L’esportazione per commessa è un processo che deve essere impostato necessariamente sulla base della competenza di produzione dell’azienda in specifici settori, con una attenzione particolare nello scegliere la corretta modalità di ingresso sul mercato estero, che spesso non può essere orientata a sostituire completamente la linea di sub fornitura già presente nel mercato estero, ma più a risolvere specifiche esigenze di discontinuità della produzione a cui è legata la subfornitura o la fornitura per commessa.
Quindi se la vostra impresa esporta prodotto/componente o lavorazione su commessa dovrà realizzare uno specifico programma di sviluppo delle esportazioni, che è completamente diverso dal caso in cui la vostra impresa esporti un prodotto finito.